Ci sono giorni che assumono valore solo in funzione di ciò che effettivamente si riesce a fare. Negli ultimi anni abbiamo visto come, soprattutto a sinistra, questo giorno sia stato celebrato come una commemorazione, come il “ricordo” di un mondo operaio e di una visione ottocentesca del lavoro.
Io, invece, voglio celebrare il 1° Maggio guardando al futuro, nella gioia della piena applicazione dell’articolo 46 della Costituzione, la quale prevede la partecipazione dei lavoratori negli utili e nella gestione delle imprese, nel segno del merito e dell’impegno per un futuro migliore.
Vorrei farlo, naturalmente, in un mondo senza più morti sul lavoro. Persone, queste, alla cui memoria va il mio e il nostro saluto, il nostro ringraziamento e il nostro dovere di giustizia.
Ma non solo.
Oggi è una importante giornata per pensare al merito. Ciò offre a me e a tutti i candidati e le candidate della mia ampia e forte coalizione, l’opportunità di parlare ai “cervelli in fuga”, cioè alle tante belle teste pensanti, spesso inascoltate e perfino talvolta cacciate via dalla nostra Lecce.
Con i miei candidati, nella stesura del programma, abbiamo inserito dei meccanismi per accelerare l’economia locale e per connettere maggiormente Lecce al resto del mondo, per dare una nuova prospettiva alla nostra comunità.
Vivere e lavorare all’estero deve essere un’opportunità, una opzione, e non una costrizione.
Per questo siamo qui: vogliamo disegnare una città innovativa, veramente proiettata nel futuro.