Quest’oggi, nell’ anniversario della sua morte, il mio pensiero è andato a San Giovanni Paolo II, il Papa che ha unito in sé l’amore per la pace, i giovani e il nostro pianeta.
Risuona ancora quel suo “non abbiate paura” nel cuore di tutti noi. Wojtyła ha abbattuto i muri, accendendo nei cuori dei giovani la fiamma della speranza e aprendo le strade per la conversione ecologica, già prima che diventasse un imperativo globale, senza mai scadere in pulsioni ideologiche: “la tecnologia che inquina – ebbe a dire il Santo Padre – può anche disinquinare, la produzione che accumula può distribuire equamente, a condizione che prevalga l’etica del rispetto per la vita e la dignità dell’uomo, per i diritti delle generazioni umane presenti e di quelle che verranno”.
La sua eredità è un invito perenne a costruire ponti di dialogo, a sognare in grande e a curare con amore il creato. Nel suo ricordo, i popoli sono chiamati a rinnovare l’impegno a vivere secondo i valori di pace, solidarietà e rispetto per la natura.